Novega 13-16 Ivrea Rugby Club.

Partita degna d’altri tempi quella andata in scena domenica 11 maggio al campo di Gattico tra le compagini under 18 della franchigia piemontese Novara/Verbania/Gattico e la formazione dell’Ivrea Rugby Club, seppur supportata dall’aggiunta di atleti della società tutorata Stade Valdotain Rugby.

La posta in palio non era particolarmente importante ma si sa, l’orgoglio in questo sport vale ben più di una mera posizione in classifica.

Gli eporediesi, peraltro in ballo per la qualificazione alle semifinali del Torneo Mari e Monti, avevano però bisogno di vincere e di convincere.

La battaglia si è mostrata subito molto cruenta con una predominanza dei padroni di casa nelle mischie chiuse e nelle touche.

Gli ospiti dal canto loro mettevano in pratica trame ben assortite sul gioco aperto e sulle iniziative al piede costellando però di innumerevoli errori di handling la propria prestazione.

Proprio questi errori permettevano ai ragazzi di casa di guadagnare terreno e convinzione e di chiudere in vantaggio per 10 a 0 la prima frazione di gioco. Gli ospiti mostravano anche evidenti segni di insofferenza alle iniziative del Novega peccando anche in disciplina.

Nella ripresa i ragazzi eporediesi cercavano il riscatto e approfittavano delle diverse punizioni fischiate ai padroni di casa con il piede magico di Neethling per rimontare nel punteggio e nell’orgoglio fino a portarsi sul 10-9.

Da sottolineare la fantastica performance dell’estremo sudafricano sulla seconda punizione messa a segno da oltre metà campo.

A questo punto della partita i padroni di casa provavano a rimettere del margine nel punteggio fallendo due facili punizioni ma trasformando la terza per il 13 a 9. Partita che sembrava segnata se non fosse per l’ultimo sussulto di orgoglio dei ragazzi in verde e blu che ad un minuto dalla fine approfittavano di un avanti di un giocatore di casa per giocare una mischia a 5 metri dalla linea di meta del Novega.

Occasione troppo ghiotta per non poter essere sfruttata dalla mischia ospite che metteva la terza centro Sebastiani nelle condizioni per poter bucare la difesa avversaria e schiacciare in area di meta.

Il piede fatato di Neethling faceva il resto per il 16 a 13 finale.

Partita sicuramente positiva per il risultato ma non altrettanto per la prestazione messa in campo. Ottenuta la qualificazioni alle semifinali ora serve un cambio di passo per dimostrare di essere all’altezza dei più forti.

San Mauro e Cus Torino sono avversarie tecniche e ostiche, serviranno i migliori auspici per impensierire il loro percorso.